...questa volta non è un errore di digitazione, la mia nonna, la Bis, la chiamava così.
E' la ciambella della domenica, quella preparata il sabato, quella per la quale il nonno montava le uova con lo zucchero e per la quale si era inventato il "frullino da trapano"...nel senso che aveva costruito un frullino in acciaio da applicare sul trapano a colonna che aveva nel suo "regno": il seminterrato... il suo laboratorio delle idee, dove aggiustava tutto e creava di tutto...credo di poter definire "il frullino da trapano" l'antenato del frullatore ad immersione....
La "giambella" è una torta semplicissima, un impasto base da cui partire per creare un numero considerevole di alternative, qualcuna già sperimentata dalla Bis, altre che ho sperimentato personalmente, dopo aver ereditato la ricetta.
E' una torta che "fa casa", che sforni e fa già allegria, di cui te ne concedi una fettina extra con una bella tazza di tea....quando hai bisogno di coccolarti un po'...
ingredienti
200 gr di zucchero
3 uova
125 gr di burro morbido
300 ml di latte
1 pizzico di sale
500 gr di farina
1 bustina di lievito
la buccia grattugiata di mezzo limone (non trattato)
preparazione
scaldare il forno a 180°
montare lo zucchero con le uova sino ad ottenere un composto chiaro e spumoso
unire il burro morbido, il sale ed il latte
miscelare la farina con il lievito e la buccia di limone
unire e mescolare delicatamente il tutto
versare in uno stampo per ciambella (diametro 24/26) imburrato e infarinato
cuocere a 180° per circa 30/40 minuti... pronta quando infilandovi un ago da maglia questo ne esce pulito
io l'adoro con una tazza di tea al gelsomino...ma meravigliosa anche per accompagnare una mug di caffè lungo...
Nessun commento:
Posta un commento